Aghi personali un malcostume che oltre ad essere pericoloso è anche reato

E’ diffusa la tendenza a consegnare l’ago con il quale si è effettuato un trattamento di dermopigmentazione al fruitore del sevizio per conservarlo e riportarlo all’operatore per un successivo trattamento…ciò oltre ad essere una pratica che mette a repentaglio la salute stessa in quanto l’ago perde la sterilità e sicuramente entra in contatto con elementi non sterili, COSTITUISCE REATO .

Diffidare quindi di un operatore che per risparmio o peggio ancora addicendo che con questo agire vi garantisce la personalizzazione dell’ago, contravviene ad  elementari  norme igienico sanitarie, tenere a mente che il pericolo è reale, si Rammenta ai fruitori e a quanti si improvvisano dermopigmentatori che le norme igienico sanitarie sono parte integrante e prioritaria di un trattamento di dermopigmentazione e tutti gli elementi che concorrono alla sua realizzazione devono assolutamente avere dei requisiti di sterilità,o essere monouso o che comunque permettano la sterilizzazione delle parti che verranno succcesivamente riutilizzate da supporto a quelle monouso sterili .  L’ago  oltre a venire a contatto con la pelle è in contatto con la macchinetta del tatuaggio quindi la sua eventuale contaminazione si trasmette a tutto l’apparecchiatura che concorre all’espletamento del trattamento, da questa semplice osservazione si deduce l’importanza del monouso e della possibilità di sterilizzare le parti dell’apparecchiatura fisse o che comunque vengono usate più volte 

News inserita il 11/05/2012

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