Caro Corriere della Sera,
Leggo il Vostro giornale da anni, l’inserto del 10 febbraio 2011 mi ha molto colpito Le foto, i mestieri da salvare, il coraggio delle tradizioni.
Poi mi imbatto nella foto di un tatuatore..E’ un’immagine inquietante (per essere gentili) dove si ignorano i principi di base del protocollo igienico sanitario del ministero della sanità.(in coda solo alcune delle dettagliate norme in netto contrasto con la foto)
Dove, anche un minimo di buonsenso, con quelle condizioni, sconsiglierebbe di farsi tatuare.
Purtroppo l’utente finale lo percepisce come una procedura normale effettuata in un ambiente “normale” per un tatuaggio
La cosa peggiore è che quel professionista esiste davvero e,anche se la foto non fosse stata scattata durante un lavoro effettivo il messaggio che manda relativo alle vergognose condizioni igieniche è assolutamente da condannare.
Sono Rita Molinaro, una tatuatrice, un professionista come tanti, orgogliosa di essere italiana e che dell’Italia ha spesso portato l’immagine e la professionalità in paesi stranieri (Cina, America, Canada, Olanda, Germania, Francia) la creatività, la passione, la fantasia e anche il rigore che contraddistingue artisti, artigiani e professionisti Italiani. Collaboro con la Brest unit usll 9 (Treviso) eseguendo tatuaggi in campo oncologico attraverso una collaborazione con Lilt(lega italiana lotta ai tumori) sezione di Treviso. Abbiamo creato un ulteriore protocollo igienico e operativo, abbiamo analizzato i pigmenti e trovato aziende serie disposte a creare formule sicure. Sono socia Atec, un’associazione di professionisti che si sovvenziona master e formazione per garantire serietà e professionalità. Abbiamo lottato per far riconoscere una professione che aiuta tante donne a sorridere, svolgendolo Con creatività e in assoluta sicurezza per la paziente. Conosco tatuatori preparati e assolutamente affidabili, Grandi artisti e impeccabili nel campo igienico.L’Italia e gli italiani meritano di più di un’immagine che svilisce una professione della quale si parla solo quando qualcuno si ammala!
Distinti Saluti
LINEE GUIDA DEL
MINISTERO DELLA SANITA’ PER L’ESECUZIONE DIPROCEDURE DI TATUAGGIO E PIERCING IN
CONDIZIONI DI SICUREZZA
(Circolare 05.02.1998n.2.9/156)
Le procedure che
implicano l’impiego a fini terapeutici di aghi e tagliemi possono comportare un
rischio di trasmissione di infezioni causate da patogeni a trasmissione
ematica, oltre che di infezioni cutanee, anche gravi, se non vengono
scrupolosamente applicate le misure igieniche e di prevenzione necessarie. In
rari casi tali procedure hanno determinato anche infezioni sistemiche gravi.
Numerosi sono, in
letteratura, i casi di infezione trasmesse a seguito di piercing e tatuaggi.
Quest’ultima
procedura è stata associata anche ad effetti tossici dovuti alle sostanze
utilizzate per la pigmentazione del derma.
3. Lavaggiodelle mani e misure di barriera
Il semplice lavaggio
sociale delle mani non è sufficiente: è indispensabile che prima e dopo ogni
procedura venga
effettuato un lavaggio accurato con antisettico.
Il lavaggio delle
mani va effettuato sempre indipendentemente dall’impiego di guanti sterili.
L’uso di misure
protettive quali maschere ed occhiali è indispensabile.
E’ opportuno che
l’operatore indossi un camice sterile monouso in caso di procedure di tatuaggio
News inserita il 19/02/2011